REVISIONE PROTESI ANCA

Per revisione di protesi d’anca si intende un intervento chirurgico in cui si sostituisce una o più parti della protesi precedentemente impiantata.

La sostituzione delle componenti si rende necessaria in caso di fallimento asettico (meccanico) o asettico (infettivo).

Quali sono le cause del fallimento?

CAUSE MECCANICHE

Mobilizzazione asettica delle componenti protesiche (cotile e stelo): ovvero lo “scollamento” della protesi dall’osso NON causato da un processo infettivo. La componente che “si scolla” più di frequente è quella acetabolare.
Usura dell’inserto acetabolare: comporta una perdita di congruenza e di stabilità articolare.
Instabilità/lussazione ricorrente: è dovuta in genere a problematiche nell’accoppiamento delle componenti femorali e acetabolari.

CAUSE INFETTIVE

Infezione periprotesica: i batteri possono colonizzare le superfici metalliche della protesi (biofilm) e determinare una infezione che richiede trattamento chirurgico. L’incidenza è variabile: dallo 0,5% al 2% a seconda delle casistiche. Si verifica più frequentemente in pazienti con difese immunitarie compromesse.

Sintomi

Il dolore è il sintomo principale. Il dolore è aumentato dal carico, diminuisce a riposo, è esacerbato dalle rotazioni dell’arto inferiore (ad esempio durante l’atto di mettersi calze o scarpe).

Nei quadri infettivi possiamo avere inoltre tumefazione, rossore e calore locale e in alcuni casi comparsa di secrezioni purulente.

Trattamento

Nella maggior parte dei casi sarà necessario eseguire un intervento di revisione in uno o due tempi.

L’intervento prevede l’accesso all’articolazione attraverso la precedente ferita chirurgica, la pulizia dei tessuti peri-articolari e il cambio delle componenti mobili (testina e inserto) e delle componenti impiantate (cotile e stelo).

In casi selezionati è possibile eseguire un intervento di minima andando a sostituire esclusivamente le componenti mobili.

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